Indice dei contenuti
Da qualche anno a questa parte i neogenitori si sono appassionati alla moda del babywearing, cioè a portare addosso i loro neonati all’interno di fasce.
In effetti, i benefici del babywearing sono molti: per prima cosa, il neonato, sentendo il battito del cuore della mamma o del papà, si sente più tranquillo e rilassato e piange di meno.
In secondo luogo, il contatto fisico aiuta la madre a sentirsi legata al suo piccolo, impedendo l’insorgere di atteggiamenti o pensieri negativi, legati alla depressione post-parto, naturale nei mesi immediatamente successivi al parto.
Infatti, il contatto continuo col neonato permette alla madre di produrre ossitocina, un ormone proteico che gioca un ruolo fondamentale durante il travaglio, ma che è comunemente conosciuto come l’ormone dell’amore che, a sua volta, la induce a produrre più latte (attraverso l’ormone della prolattina), facilitando quindi l’allattamento al seno.
Infine, le fasce porta neonato sono utilissime quando si va in vacanza, perché consentono di destreggiarsi senza difficoltà per le strade, i sentieri, le salite, le discese, evitando il peso inutile di ingombranti passeggini o port enfant.
In realtà il babywearing, cioè portarsi addosso i propri neonati, è una tradizione culturale ben radicata in molti luoghi del mondo, soprattutto in Oriente: in Occidente è arrivata di recente, espandendosi come un trend, ma chi la pratica sa benissimo che non si tratta di una moda, ma di molto di più: si tratta di costruire un rapporto affettivo tra due esseri umani, padre e figlio o madre e figlio.
Il babywearing può essere considerato una forma di accudimento che continua i nove mesi di gravidanza: non a caso, nei primi mesi di vita, i neonati hanno bisogno soltanto del seno materno e del contatto fisico con i genitori.
Come tradizione culturale, portare addosso i bambini è una pratica antica molto diffusa: in Messico, in Perù, in India, in Africa, in Papua Nuova Guinea, in Giappone, in Vietnam, in Cina, in Corea e, per quanto riguarda l’Europa, in Scandinavia.
La fascia porta neonato più usata in assoluto è una fascia lunga morbida e molto resistente: è anche molto flessibile, per cui si può utilizzare dalla nascita del neonato fino a quando si vuole tenere il bambino in braccio o in spalla.
Infatti, il tessuto della fascia si modella sul corpo del bambino: da neonato si porta di solito davanti, con la testa appoggiata al seno; dai 4 ai 6 mesi si può cominciare a spostarlo sul fianco, per poi portarlo dietro la schiena, dai 7 mesi in poi.
Per scegliere la fascia più adatta alle proprie esigenze basta visitare una “fascioteca”: un negozio in cui è possibile provare decine di tessuti di diversi materiali per orientarsi sulla scelta da compiere.
In alcuni casi, le fascioteche offrono la possibilità di noleggiare le fasce, per farsi un’idea della comodità o meno del tessuto con dentro il neonato e, nel caso risulti inadatto, cambiarlo tranquillamente.
La Baby Carrier Industy Alliance (BCIA), ossia l’associazione d’industrie produttrici di fasce porta neonati, hanno realizzato una lista di regole di sicurezza per tutti i neogenitori che utilizzano il babywearing:
Proprio riguardo a quest’ultimo punto, sarebbe bene evitare il marsupio quando il bambino è molto piccolo: infatti, essendo un dispositivo preformato, offrirebbe al corpo del neonato una posizione della schiena non idonea al suo benessere.
Sarebbe meglio utilizzare il marsupio dai 6 mesi, cioè da quando il bambino riesce a tenere su il collo e la testa da solo.
In ogni caso è certamente da preferire il babywearing, anche per il pochissimo spazio che occupa quando la si toglie e la si ripone: questione da non sottovalutare quando si sta per partire in vacanza.
La scelta della fascia non è semplice, come può sembrare, ma ci sono alcune indicazioni utili che possono renderla meno ardua, visti i numerosi modelli e tipologie.
La fascia lunga elastica, che può raggiungere i 5,5 metri e portare fino a 7-9 kg di peso, viene utilizzata, principalmente, per la nascita e i primi mesi di vita del bambino e la posizione migliore per l’utilizzo della fascia elastica è il “pancia a pancia”, con il triplo sotegno.
La scelta di questo tipo di fascia viene preferita dalle mamme perché si adatta alla forma del corpo della mamma e del figlio, indicata anche per i bimbi prematuri e sconsigliata per i neonati oltre i 4 mesi di vita, perché il sostegno potrebbe non essere adeguato al peso del bambino.
La fascia porta bebé lunga rigida è realizzata in materiali, quali cotone biologico, bambù, lino.
Viene legata intorno al corpo del bambino e del portatore per permettere un sostegno comodo e pratico sia per chi lo porta, che per il piccino. Il tessuto in cui è realizzato è molto resistente, grazie alla sua trama, ed è adatto anche a bambini più pesanti e non si deforma.
Si può utilizzare fin dalla nascita e si può regolare facilmente, è opportuno scegliere la misura giusta, in modo da non avere tessuto inutilizzato, o che la fascia sia troppo corta.
La fascia Mei Tai è una tipologia di marsupio che proviene dall’Asia. Nel corso degli anni da comune quadrato di tessuto si è evoluto aggiungendo moschettoni, supporti e imbottiture, pur mantenendo le sue caratteristiche di base. In questo supporto il bambino si posiziona seduto con le gambe divaricate, la schiena mantiene la sua curvatura fisiologica, per una postura quanto più naturale.
La posizione corretta nel Mei Tai permette di sentire meno il peso del bambino, senza aggravi e nella massima sicurezza. Rispetto alle altre fasce lunghe è considerata una delle più intuitive e pratiche.
Questa fascia si contraddistingue per la presenza di due anelli anallergici alle due estremità che permettono una migliore vestibilità e comodità, rendendole semplici da usare e maneggevoli. Una parte del tessuto della fascia attraversa gli anelli per rendere più stabile il sistema che si aggancia al corpo della persona che porta il bambino.
La fascia porta bebé è molto comoda per l’allattamento sia per la sua praticità, sia per la maggiore discrezione garantita per nutrire i neonati. In compagnia di bambini più grandi, che apprendono i primi passi questa fascia è molto utile per le lunghe passeggiate.
Intorno ai 4-5 mesi la fascia ad anelli è più pratica da portare su un fianco, in quanto la posizione “pancia a pancia” è limitante per i bambini che sono sempre più stimolati dal mondo esterno.
©
2024 Valica Spa. P.IVA 13701211008 | Tutti i diritti sono riservati.
Per la pubblicità su questo sito
Fytur